venerdì 1 febbraio 2013

Shantaram: il libro che porta l'India nel tuo cuore. E non lo lascia più.



SHANTARAM

Dedico il mio primo post ad un libro bellissimo: Shantaram di Gregory David Roberts, edito in Italia da Neri Pozza (Gregory David Roberts, Shantaram, collana Le tavole d'oro, traduzione di Vincenzo Mingiardi, Neri Pozza, 2006, pp. 1174. ISBN 8854500577 fonte: Wikipedia).


Copertina dell'edizione italiana.

TRAMA

Shantaram è un romanzo basato sulla vita dell'autore, Gregory David Roberts, australiano ed ex-tossicodipendente che nel 1978 viene condannato a 19 anni di carcere per rapina. 
Evade e vive da latitante fino ad approdare a Bombay
Qui inizia il libro. 
Da qui parte una storia meravigliosa che lo porterà ad essere medico negli slums, attore di Bollywood, uomo della mafia e guerrigliero in Pakistan.
Un libro sull'Umanità, l'Amicizia e l'Amore: Shantarm è da leggere assolutamente.


Ecco le mie "catching pages"  
Buona lettura e fatemi sapere se vi piacciono!!


"Ho impiegato molto tempo e ho girato quasi tutto il mondo per imparare quello che so dell'amore, del destino e delle scelte che si fanno nella vita. Per capire l'essenziale, però, mi è bastato un'istante, mentre  mi torturavano legato a un muro. Fra le urla silenziose che mi squarciavano la mente riuscii a comprendere che nonostante i ceppi e la devastazione del mio corpo ero ancora libero: libero di odiare gli uomini che mi stavano torturando oppure di perdonarli. Non sembra granché, me ne rendo conto. Ma quando non hai altro, stretto da una catena che ti morde la carne, una libertà del genere rappresenta un universo sconfinato di possibilità. E la scelta che fai, odio o perdono, può diventare la storia della tua vita."
 

"«Ricorda», disse Khader appoggiandomi una mano su un braccio per sottolineare il concetto, «che a volte è necessario compiere un'azione sbagliata per un motivo giusto. L'importante è essere certi che il motivo sia giusto, e riconoscere che l'azione è sbagliata. E' importante non mentire a se stessi convincendosi di compiere un'azione giusta»."

"Un giorno Karla mi aveva chiesto: "Che cosa caratterizza maggiormente la razza umana? La crudeltà o la capacità di provarne vergogna?" Sul momento mi era sembrata una domanda molto acuta, ma ora che sono più saggio e solitario so che né la crudeltà né la vergogna caratterizzano la razza umana. E' il perdono che ci rende unici. Senza perdono la nostra specie si sarebbe distrutta in una serie di faide senza fine. Senza perdono non esisterebbe la storia. Senza la speranza del perdono non ci sarebbe l'arte, perché l'arte è in qualche modo un gesto di perdono. Senza il sogno di un perdono non ci sarebbe amore, perché ogni atto d'amore è in qualche modo una promessa di perdono. Viviamo perché possiamo amare, e amiamo perché sappiamo perdonare."



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